Scalare l' Etna in bicicletta
Tutto quello che c'è da sapere sulla tappa di salita Fornazzo - Rifugio Citelli – Versante Bartali e Coppi
Si tratta di una salita "storica", non a caso dedicata a due maestri della storia del ciclismo italiano.
I dati tecnici del percorso sono chiari: 13,5 chilometri con una pendenza media del 7%, necessari per colmare un dislivello di 923 metri fanno di questo itinerario una delle salite più apprezzate dai ciclisti professionisti per i propri allenamenti.
Ciò è dovuto alla presenza di pendenze costanti, a favorevoli condizioni di sole e alla configurazione dell'asfalto che, grazie alla presenza di un lungo falsopiano, permette di ricaricarsi prima della successiva salita che muove di nuovo il Rifugio Citelli.
Ci troviamo infatti sul versante nord dell'Etna, profumo, colore e paesaggio completamente diversi rispetto a quello del Rifugio Sapienza di Nicolosi, più rarefatto se volete, ma anche più panoramico, affacciato sulla baia di Taormina.
Lasciando l'abitato che Fornazzo, piccolo borgo in pietra lavica che sembra quasi conservato nel tempo sin dall'Ottocento, il primo tratto è abbastanza impegnativo, segnato da pendenze che si aggirano circa all'8%.
Lasciandoci alle spalle le abitazioni del paese, invece, la salita è caratterizzata da una pendenza costante, resa più dolce, a metà, da un tratto in falsopiano al 2% per circa 2-300 metri. Ci addentriamo adesso tra il fresco ed i profumi di un fitto castagneto, fino ad arrivare a quota 1.600 metri, dove vedremo la famosa colata lavica del 2002 che collega questo versante con l'altura di Linguaglossa-Piano Provenzana. Dal bivio, il Rifugio Citelli è a circa un chilometro e mezzo di salita, con una pendenza media dell'8,5%.
Troveremo così sulla sinistra il bivio diretto per il Rifugio Citelli, punto base per le visite di chi desidera vsitare i Monti Sartorius, i crateri formati nel 1865 che prendono il nome dal geologo tedesco Wolfgang Sartorius von Waltershausen, che trascorse molto tempo a studiarli.
Alla fine della strada la vista si apre a perdifiato sull'azzurro del Mar Ionio, dolcemente abbracciato tra l'Etna, Taormina e Catania.
